Il fallimento di FWU Life Insurance Lux S.A., compagnia assicurativa lussemburghese molto attiva anche in Italia, continua a generare forte incertezza tra oltre 100.000 risparmiatori italiani. A mesi dall’apertura della liquidazione coatta amministrativa, i rimborsi tanto attesi sono ancora lontani e la procedura si sta rivelando più complessa del previsto. Ma che succede ora per chi ha sottoscritto una polizza FWU? Vediamolo nel dettaglio.
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Il blocco informatico complica tutto
L’intera operazione di rimborso ha subito ritardi rilevanti a causa di un fattore critico: il blocco totale dell’accesso ai dati interni della compagnia. I server e i sistemi informatici erano gestiti dalla casa madre tedesca FWU AG, dichiarata a sua volta insolvente a Monaco nel luglio 2024. Il commissario liquidatore, Yann Baden, ha spiegato come il recupero dei dati sia avvenuto manualmente, partendo da backup e fonti frammentarie. Una procedura faticosa, che ha rallentato la tabella di marcia di diversi mesi.
Rimborsi in arrivo, ma con tempistiche incerte
Secondo l’ultima comunicazione ufficiale, entro fine luglio 2025 i risparmiatori dovrebbero ricevere un modulo precompilato per la dichiarazione del credito. Tuttavia, l’invio dei documenti cartacei sarà graduale e i tempi per i rimborsi restano indefiniti. Le polizze Unit Linked, molto diffuse in Italia, sono tra le più complicate da gestire, specialmente per chi ha avviato cause legali o richiesto verifiche aggiuntive. Il valore di rimborso sarà calcolato in base alla situazione patrimoniale al 22 luglio 2024, come stabilito dalla sentenza del Tribunale lussemburghese.
Comunicazioni, portale e documenti
Una nota positiva arriva dalla riattivazione dei canali di contatto: email, telefono, posta e una hotline multilingue, anche in italiano, sono stati ripristinati. A partire da settembre, sarà attivo anche un portale digitale dedicato ai clienti, per semplificare la gestione delle comunicazioni. Chi non dovesse ricevere nulla via posta potrà comunque inoltrare la propria richiesta online. Il termine ultimo per presentare la dichiarazione di credito è fissato al 31 gennaio 2028: oltre quella data, il rimborso non sarà più possibile.
Cosa aspettarsi adesso
Il fallimento FWU ha colpito in modo particolare l’Italia, dove la compagnia aveva collocato circa 120.000 polizze tramite reti di consulenti e broker. Molti risparmiatori non erano pienamente consapevoli della natura rischiosa dei prodotti sottoscritti. La verifica di ogni domanda spetterà a un giudice del Tribunale del Lussemburgo, con possibilità di contestare formalmente gli importi se ritenuti errati. Il commissario liquidatore ha comunque rassicurato che i fondi dovrebbero essere sufficienti per rimborsare tutti i creditori, e che i primi pagamenti potrebbero iniziare anche prima del 2028, a scaglioni.
Il percorso sarà lungo e richiederà pazienza, ma con la giusta attenzione ai dettagli e alla documentazione, sarà possibile ottenere il giusto riconoscimento dei propri diritti. La parola d’ordine oggi è: vigilare, informarsi e agire entro i termini previsti.