L’Alleanza delle Assicurazioni per il Clima si dissolve: al via un nuovo scenario

L’Alleanza delle Assicurazioni per il Clima, un’importante coalizione sotto l’egida della Glasgow Financial Alliance for Net Zero, ha subito un duro colpo.

Le pressioni politiche, specialmente dagli Stati Uniti, hanno causato la sua disgregazione. In risposta, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) annuncia il Forum for Insurance Transition to Net Zero.

Una coalizione divenuta fragile

L’Alleanza delle Assicurazioni per il Clima è stata fondata durante la COP26 di Glasgow nel 2021, con otto membri fondatori.

Nel corso del tempo, la sua composizione è drasticamente cambiata, passando da una trentina di adesioni a soli due membri rimanenti: Aviva e Generali. L’adesione è diminuita per via di pressioni politiche e controversie legali.

Pressioni e controversie

Le ragioni di questa sfilacciatura diventano chiare leggendo la lettera inviata dai procuratori generali di venti Stati americani alle compagnie assicurative.

Questa lettera ha messo in discussione la legalità dell’impegno delle compagnie nell’avanzare un’agenda attivista per il clima, sostenendo che diverse richieste violate leggi antitrust federali e statali.

Le compagnie erano chiamate a raggiungere obiettivi ambiziosi entro determinati periodi, come la riduzione delle emissioni associate alle assicurazioni e l’impegno dei clienti nell’azzeramento delle emissioni.

Il nuovo scenario: Forum for Insurance Transition to Net Zero

In seguito alla dissoluzione dell’Alleanza, l’UNEP ha lanciato il Forum for Insurance Transition to Net Zero (FIT) il 25 aprile.

Questa nuova iniziativa viene descritta come una “nuova grande opportunità” che si basa sull’esperienza maturata con l’NZIA.

FIT è stato creato con l’obiettivo di continuare il lavoro intrapreso dall’Alleanza, ma con una struttura e un approccio diversi.

Partecipanti e obiettivi

Tra i membri fondatori del FIT, nessuna compagnia assicurativa statunitense, ma due italiane: Intesa Sanpaolo Vita e Generali.

Il FIT conta anche su due gruppi consultivi indipendenti, uno composto da autorità di supervisione e regolamentazione del settore assicurativo, e l’altro da esperti accademici, di ricerca e della società civile.

L’obiettivo del FIT è di sviluppare metriche e obiettivi per il raggiungimento del net zero nel settore assicurativo, impegnarsi nel dialogo con le aziende per promuovere la decarbonizzazione e studiare soluzioni per sostenere la transizione verso il net zero.

Leggi anche: Assicurazione contro il rischio idrogeologico: la situazione in Italia

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