Recupero crediti in azienda: cos’è, come funziona, a chi rivolgersi

Recupero crediti aziendali: guida pratica per gestire insoluti, prevenire rischi e capire quando conviene rivolgersi a un’agenzia specializzata.

Capita a tutte le imprese, prima o poi, di dover fare i conti con fatture non pagate e altro genere di insoluto: ecco una breve guida allora a cos’è e come funziona il recupero crediti per le aziende. Partendo dalla premessa, ovvia per molti versi, che per recupero crediti si intende proprio l’iter che porta al saldo delle fatture non pagate e a recuperare altre somme dovute dai debitori.

Perché è sempre importante avere una strategia di credit management

Molti addetti ai lavori concordano che il modo migliore per recuperare crediti è non averne, ossia di limitare il più possibile il rischio che sorgano crediti non soluti rapportandosi solo con clienti affidabili, con una situazione finanziaria stabile e una fama da buoni pagatori. Clienti storici e di lungo corso, per esempio, sono tra quelli che con meno probabilità lasceranno non pagate le fatture.

Non sempre, però, è possibile operare questo grado di selezione nel proprio portfolio clienti e non è detto tra l’altro che anche dei clienti ricorsivi non possano smettere improvvisamente di pagare. Avere una buona strategia di credit management, ossia per il recupero crediti, è consigliato così a tutte le aziende in modo da sapere esattamente cosa fare quando l’insoluto aumenta.

Molte realtà, indipendentemente dalle dimensioni e soprattutto se hanno un pubblico fatto da altre aziende, preferiscono oggi affidarsi a un’agenzia recupero crediti che agisca su loro mandato proprio in considerazione del fatto che occuparsi di fatture non pagate, crediti che si accumulano negli anni, richieste di rateizzazione da parte dei debitori è una task che richiede tempo e risorse che non è detto si abbiano a disposizione.

Recupero crediti aziendali: cosa c’è da fare (e quando)

La prima decisione da prendere in merito al recupero crediti in azienda è se procedere per via stragiudiziale o rivolgendosi invece a un giudice che imbastisca una causa. Una via non esclude l’altra: quasi sempre provare a recuperare il credito in maniera diretta, contattando il debitore e invitandolo a pagare, è solo il primo passo prima di passare, se il tentativo fallisce, alle vie legali.

Le agenzie di recupero credito possono essere di supporto soprattutto in questa fase di mediazione per il recupero stragiudiziale dei crediti aziendali, formulando strategie win-win per creditore e debitore che possono comprendere per esempio approntare un piano di pagamenti periodici o la rateizzazione del debito.

Che ci si occupi del recupero crediti aziendali in autonomia o col supporto di un’agenzia, il primo passo da compiere è contattare il debitore (via mail, telefono, posta a seconda del canale di comunicazione che si adotta di solito) e fissare, meglio se in maniera collaborativa, un tempo massimo entro quale dovrà saldare il debito.

 In questo frangente di tempo l’azienda o l’agenzia a cui ha dato mandato possono occuparsi di indagare sulla solvibilità del debitore, ossia di valutare se e quanto sia effettivamente in grado di ripagare il debito tenendo conto della sua situazione finanziaria, della disponibilità di eventuali beni pignorabili, eccetera.

Da prevedere è anche un piano di solleciti, preferibilmente per vie dirette come quella telefonica, durante i quali mantenere con il debitore un tono educato, empatico – spesso è per difficoltà economiche che le aziende accumulano debiti – ma fermo. Se la scadenza fissata verrà mancata sarà bene avere già in serbo le ulteriori azioni da compiere, tipicamente il ricorso al recupero crediti per via giudiziale.

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