Rischio assicurativo, Minali: gli operatori dovrebbero favorire l’educazione assicurativa

Considerazioni del Presidente Luigi Federico Signorini Sintesi giornalistica

“Come sottolineato dalla relazione Ivass, in Italia manca una cultura della gestione del rischio. Noi operatori del settore dovremmo spingere il regolatore, e più in generale la politica e il governo, a farsi carico di promuovere nelle scuole una vera educazione assicurativa, oltre che quella finanziaria. Non è pensabile che i nostri ragazzi escano dal liceo a 18 anni e non sappiano nulla di coperture assicurative, non abbiano la percezione dei rischi a cui sono esposti e non conoscano nulla degli strumenti che gestiscono il rischio.

C’è un gap culturale pesante che va affrontato, e sono convinto che l’insurtech permetterà di colmarlo.  Il nostro Paese vive una sorta di fatalismo assicurativo: quando abbiamo i grandi sinistri catastrofali, come inondazioni o terremoti, ci lamentiamo della mancanza di strumenti di copertura, ma subito dopo ce ne scordiamo, senza riuscire a trarre dalle esperienze dolorose il giusto insegnamento”.

È quanto ha dichiarato Alberto Minali, amministratore delegato di REVO, la Spac assicurativa recentemente quotata a piazza Affari, nel corso di un convegno dedicato all’insurtech.

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