Sinistri Rc Auto, ANIA chiede la revisione del bonus-malus

Le compagnie assicurative hanno chiesto al Governo, e al Parlamento in generale, di revisionare le classi di merito bonus-malus per i sinistri Rc-Auto. La richiesta è avvenuta durante l’audizione in commissione Attività produttive della Camera sul disegno di legge Concorrenza del co-direttore generale dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), Umberto Guidoni.

Nel corso dell’incontro l’associazione si è detta favorevole all’articolo 31 del presente disegno che interviene sul risarcimento diretto, con l’obiettivo di mettere le imprese italiane nella stessa condizione per quanto riguarda la gestione dei sinistri Rc Auto. Ad oggi le compagnie estere possono non aderire allo strumento dell’indennizzo diretto. Questo prevede che l’impresa assicuratrice del cliente che ha subito il danno debba risarcirlo direttamente, rivalendosi poi sulla compagnia dell’assicurato che ha causato il danno. Da questi riceverà un corrispettivo convenzionale medio, il forfait.

Valutiamo favorevolmente l’articolo 31, che intende porre tutte le imprese operanti in Italia sullo stesso piano a fini pro-competitivi nella gestione dei sinistri Rc Auto in regime di risarcimento diretto”. È quanto dichiarato dall’ufficio stampa di ANIA, ricordando che tale strumento è in vigore dal 2007, e coinvolge circa l’80% dei 2 milioni di sinistri Rc Auto. L’associazione delle assicurazioni sarebbe favorevole, poi, a un’estensione del risarcimento anche ai ciclomotori e ai motocicli. L’idea che sta alla base di questa proposta è che ci sarebbero delle ricadute positive per il cliente, maggiormente tutelato e con la possibilità di essere risarcito in tempi rapidi. Questa supposizione va in direzione contraria a chi, invece, sostiene che l’allargamento del risarcimento generi un aumento dei prezzi delle polizze contri i sinistri Rc Auto.

È stato trattato anche il tema delle frodi. ANIA ha fatto esplicita richiesta che le compagnie abbiano libero accesso alle banche dati di settore, specialmente l’Archivio Integrato Antifrode dell’Istituto per la Viglianza sulle Assicurazioni (IVASS).

Secondo ANIA la riforma del bonus-malus è necessaria in quanto si tratta di uno strumento divenuto poco rilevante come criterio selettivo e premiante della clientela. Infatti, più del’80% degli assicurati si trova attualmente nella prima classe di merito. Quindi, al fine di stimolare la concorrenza tra le imprese assicuratrici, bisognerebbe introdurre nuovi criteri di valutazione. L’obiettivo è quello di riportare il bonus-malus ad essere un sistema tariffario in grado di premiare effettivamente i comportamenti virtuosi e disincentivare le condotte pericolose.

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