Rc auto, polizze in aumento nel biennio 2022-23

l Boston Consulting Group prevede che per il biennio 2022-2023 ci sarà un rialzo dei costi delle della Rc auto, segnando la fine della diminuzione delle polizze. Il costo medio di un incidente con soli danni ai veicoli coinvolti è già aumentato del 4% annuo durante la pandemia. Rappresenta il punto più alto degli ultimi anni, ma, secondo le previsioni della società americana, non il punto di arrivo.
Rc auto

Il Boston Consulting Group prevede che per il biennio 2022-2023 ci sarà un rialzo dei costi delle della Rc auto, segnando la fine della diminuzione delle polizze. Il costo medio di un incidente con soli danni ai veicoli coinvolti è già aumentato del 4% annuo durante la pandemia. Rappresenta il punto più alto degli ultimi anni, ma, secondo le previsioni della società americana, non il punto di arrivo.

Aumenti fino al 7%, poi calo dal biennio successivo

La forbice dei costi potrebbe allargarsi ulteriormente, infatti, oscillando tra il 4,5 e il 7%. Soltanto nel 2024-2025 la curva scenderebbe di nuovo, assestandosi tra i 3,5 e i 4 punti percentuali. Tendenza confermata anche da un recente studio di Facile.it, secondo cui nel primo quadrimestre del 2022, le tariffe sono in rialzo del 3,7%.

Alcuni dei maggiori gruppi assicurativi concordano sul fatto che una buona parte dei risparmi sulla Rc auto nel periodo Covid sarebbe stata utilizzata per far fronte alla crescita del numero di incidenti, facile da prevedere con la ripresa a pieno regime della circolazione stradale. Anche l’inflazione e il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei componenti stanno giocando un ruolo decisivo nel mercato dell’auto. Altro fattore importante è la diffusione dei sistemi di assistenza alla guida sulle nuove auto. I più utilizzati sono telecamere, rilevatori di veicoli, ostacoli o pedoni.

La fine degli sconti su Rc auto e possibili truffe

Gli sconti sono terminati da tempo, sia per gli automobilisti che circolano nelle province con un tasso di sinistri alto, sia per coloro che hanno installato la scatola nera, in anticipo sui tempi di adeguamento della direttiva UE sull’obbligo di installare la black box.

L’IVASS, l’organo di vigilanza italiano del settore assicurativo, ha poi denunciato l’esistenza di società che propongono contratti ma che non sono riconducibili a intermediari assicurativi iscritti nel registro. Lo scopo è mettere in guardo le persone dal sottoscrivere la polizza prima di accettare l’assicurazione offerta.

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